La speranza è lo stato d'animo di chi è fiducioso negli avvenimenti futuri o già accaduti di cui non conosce i contorni precisi e le esatte possibilità di riuscita.
29.5.11
una via d'uscita
Se esaminiamo l'anima del lupo della steppa, vedremo che è un uomo il cui alto grado di individuazione lo destinerebbe a non essere borghese: poichè ogni individuazione intensa si svolge contro l'io e tende a distruggerlo. Noi vediamo che ha forti tendenze sia alla santità sia al godimento, ma per qualche debolezza o pigrizia non potè prendere lo slancio verso i liberi spazi del mondo e rimase legato al pesante astro materno della borghesia. Questa è la sua posizione nello spazio universale, questo il suo legame. La maggior parte degli intellettuali, la maggior parte degli artisti appartiene allo stesso tipo. Solo i più forti tra loro attraversano l'atmosfera della terra borghese e arrivano al cosmo, tutti gli altri si rassegnano o stipulano compromessi, disprezzano la borghesia e continuano a farne parte, a rafforzarla, a esaltarla, poichè devono pur andar d'accordo con lei se vogliono vivere. Per queste innumerevoli esistenze essa non è una tragedia, ma una cattiva stella, una mala sorte nel cui inferno il loro talento è cucinato e reso fecondo. I pochi che riescono a divincolarsi trovano la via dell'assoluto e periscono in modo ammirevole: sono i casi tragici e il loro numero è esiguo. Agli altri invece, a quelli che rimangono legati, al cui ingegno la borghesia tributa spesso grandi onori, a loro rimane aperto un terzo regno, un mondo immaginario ma sovrano: l'umorismo. I lupi della steppa che sono senza pace, che soffrono continuamente e terribilmente, che non hanno lo slancio necessario per arrivare alla tragedia, per penetrare nello spazio astrale, che sentono la vocazione dell'assoluto eppure non vi possono vivere: quando il loro spirito si è fatto abbastanza forte ed elastico nella sofferenza, trovano la confortante via d'uscita dell'umorismo. Questo rimane sempre, in qualche modo, borghese quantunque il borghese autentico sia incapace di comprenderlo. Nella sua sfera immaginaria si realizza il complicato e multiforme ideale di tutti i lupi della steppa: qui è possibile non solo riconoscere la santità e il godimento, avvicinare per forza i due poli, ma includere in questo riconoscimento anche la borghesia. Chi è posseduto da Dio può benissimo accettare il delinquente e viceversa, ma a tutti e due, come a tutti gli assoluti, è impossibile accettare quel tepore medio e neutro che è la borghesia. Soltanto l'umorismo la stupenda invenzione di chi si vede troncata la vocazione alle cose più grandi, l'invenzione dei tipi quasi tragici, degli infelici dotati della massima intelligenza, soltanto l'umorismo (la trovata forse più singolare e più geniale dell'umanità) compie l'impossibile, illumina e unisce tutte le zone della natura umana alle irradiazioni dei suoi prismi.
pensieri del lupo della steppa
'Dormi bene, muro, io non ti sveglio.
Verrà il giorno in cui ti abbatteranno o ti impiastreranno di avide insegne commerciali,
ma per ora sei qui, sei bello e silenzioso,
e io ti voglio bene.'
Verrà il giorno in cui ti abbatteranno o ti impiastreranno di avide insegne commerciali,
ma per ora sei qui, sei bello e silenzioso,
e io ti voglio bene.'
'La traccia d'oro aveva mandato un baleno, mi aveva ricordato l'Eterno e Mozart e le stelle.
Potevo respirare per un'ora, potevo vivere, mi era lecito esistere, non occorreva che soffrissi, che avessi timore, che mi vergognassi.'
Potevo respirare per un'ora, potevo vivere, mi era lecito esistere, non occorreva che soffrissi, che avessi timore, che mi vergognassi.'
h.h.
Un uomo dell'antichità che avesse dovuto vivere nel medioevo vi sarebbe miseramente soffocato, allo stesso modo in cui dovrebbe soffocare un selvaggio in mezzo alla civiltà nostra. Ora, ci sono tempi nei quali un'intera generazione viene a trovarsi tra due epoche, fra due stili di vita in modo da perdere ogni naturalezza e costume e riparo e innocenza. S'intende che non tutti lo sentono ugualmente. Una natura come quella di Friedrich Nietzche ha dovuto soffrire in anticipo la miseria di oggi, in anticipo di più di una generazione: ciò che egli dovette assaporare solitario e incompreso, oggi lo soffrono migliaia e migliaia di uomini.
Il lupo della steppa
(Harry Haller)
Hermann Hesse
Il lupo della steppa
(Harry Haller)
Hermann Hesse
28.5.11
27.5.11
26.5.11
25.5.11
7
è il simbolo dell'infinito e anche dell'unità:
ciò che è unità si scompone in 7 elementi.
i 7 colori dell'arcobaleno sono la scomposizione della luce bianca
7 note danno un'unica armonia
perdona 70 volte 7
23.5.11
22.5.11
bella canzone triste
I went into town to see you
yesterday
but you were not home.
So I talked to some old friends
for a while
before I wandered off alone.
It's so hard for me now
But I'll make it somehow,
Though I know I'll never be the same.
Won't you ever change your ways,
It's so hard to make love pay
When you're on the losing end,
And I feel that way again.
Well, I miss you more than ever,
since you've gone
I can hardly maintain.
Things are different round here
every night,
my tears fall down like rain.
It's so hard for me now
But I'll make it somehow,
Though I know I'll never be the same.
Won't you ever change your ways,
It's so hard to make love pay
When you're on the losing end,
And I feel that way again.
yesterday
but you were not home.
So I talked to some old friends
for a while
before I wandered off alone.
It's so hard for me now
But I'll make it somehow,
Though I know I'll never be the same.
Won't you ever change your ways,
It's so hard to make love pay
When you're on the losing end,
And I feel that way again.
Well, I miss you more than ever,
since you've gone
I can hardly maintain.
Things are different round here
every night,
my tears fall down like rain.
It's so hard for me now
But I'll make it somehow,
Though I know I'll never be the same.
Won't you ever change your ways,
It's so hard to make love pay
When you're on the losing end,
And I feel that way again.
21.5.11
20.5.11
19.5.11
matrimonio
Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre.
Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
E insieme nella silenziosa memoria di Dio.
Ma vi sia spazio nella vostra unione,
E tra voi danzino i venti dei cieli.
Amatevi l'un l'altro, ma non fatene una prigione d'amore:
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.
Riempitevi l'un l'altro le coppe, ma non bevete da un'unica coppa.
Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo,
Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.
Donatevi il cuore, ma l'uno non sia di rifugio all'altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.
E siate uniti, ma non troppo vicini;
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.
Il profeta
K.G.
Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
E insieme nella silenziosa memoria di Dio.
Ma vi sia spazio nella vostra unione,
E tra voi danzino i venti dei cieli.
Amatevi l'un l'altro, ma non fatene una prigione d'amore:
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.
Riempitevi l'un l'altro le coppe, ma non bevete da un'unica coppa.
Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo,
Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.
Donatevi il cuore, ma l'uno non sia di rifugio all'altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.
E siate uniti, ma non troppo vicini;
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.
Il profeta
K.G.
17.5.11
_inizio_fine_inizio_fine_inizio_
la fine è accompagnata dall'inizio,
come l'inizio è accompagnato dalla fine.
16.5.11
15.5.11
Lo scopo della vita
è disfarsi del proprio senso di limitatezza e della paura del mondo che lo accompagna.
Lo scopo della vita è rafforzare la mente,
il cuore e il corpo in modo da poter sperimentare di nuovo la gioia illimitata,
l'amore incondizionato e le grandi virtù che dimorano in voi e sono parte integrante della vostra natura.
14.5.11
ieri sera aprendo il libro a caso...
La vostra anima è spesso un campo di battaglia dove il giudizio e la ragione fanno guerra alla passione e agli appetiti.
Vorrei essere il pacificatore della vostra anima, e trasformare la discordia e la rivalità dei vostri elementi in unità e armonia!
Ma come potrò farlo, se non siete voi stessi i pacificatori, anzi, gli amanti di ogni vostro elemento?
Ragione e passione sono il timone e la vela della vostra anima in viaggio.
Se il timone o la vela si rompono, andrete sballottati alla deriva o resterete immobili in mezzo alle onde.
Perchè la ragione, se governa da sola, è una forza che limita;
e la passione, lasciata incustodita, è una fiamma che brucia fino alla distruzione.
Perciò la vostra anima esalti la ragione alle altezze della passione, così che possa cantare;
e guidi la vostra passione con la ragione, affinché la passione possa vivere ogni giorno la sua resurrezione e come la fenice risorgere dalle sue ceneri.
Vorrei che riteneste il giudizio e l'appetito due ospiti ugualmente amati.
Sicuramente non fareste più onore all'uno che all'altro; perché chi ha cura di uno solo, perde l'affetto e la fiducia di entrambi.
In mezzo alle colline, quando sedete all'ombra fresca d'un pioppo, condividendo la serena pace di campi e prati lontani, fate che il vostro cuore dica in silenzio:
'Dio riposa nella ragione'.
E quando arriva la tempesta, e venti possenti squassano la foresta, e tuoni e fulmini proclamano la maestà del cielo, fate che il vostro cuore dica nello sgomento:
'Dio si muove nella passione'.
E poiché siete un soffio nella sfera di Dio, ed una foglia nella Sua foresta, dovreste riposare anche voi nella ragione e muovervi nella passione.
Il profeta
Kalhil Gibran
11.5.11
10.5.11
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7.5.11
4.5.11
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